Giro Sassolungo - Sassopiatto - Val Duron

14 LUGLIO 2013
Il Sassolungo dalla Città dei Sassi

Giro Dolomitico fantasticoooooo!
Prendendo spunto dal giro n° 169 di Ruotalpina abbiamo fatto uno dei più bei giri dolomitici di sempre, per me pari al Sellaronda. 
Arrivo a Campitello ore 9.00 spaccate, una volta preparati ci dirigiamo intimoriti a prendere i biglietti per salire con la funivia del Col Rodella.. Ruotalpina diceva esserci un cartello ove indicato che la salita era possibile solo con guida MTB, ... nessun cartello.. ordino due biglietti con supplemento bike e senza fiatare la giovane cassiera ci accontenta... fiuuuu!!.. ci siamo evitati di andare a Canazei e cercare il pullman per il Passo Sella (anche se più economico, dicono). Solo ora  a casa leggo l'email di risposta della ATP Val di Fassa che mi scrive "l'unica restrizione per chi sale con le bici e' di non prendere il Federico Augusto in direzione Rif. Sandro Pertini" (quello con l'abominevole Yak di plastica, per intenderci)... troppa gente e diamo fastidio? boh, oggi di gente c'e n'è ma molto molto poca rispetto a quella agostana dell'anno scorso! Vabbe' tanto noi dobbiamo scendere al Passo Sella.
Arrivati sopra sembra di essere saliti in paradiso: silenzio, panorami che lasciano a bocca aperta su cime ancora con ampi tratti di neve, verde dei pascoli e cielo azzurrissimo senza nuvole...
Dal Passo Sella imbocchiamo il sentiero sulla sinistra che , passando sotto alla bidonvia ci porta a transitare per la spettacolare "città' dei sassi" e qui mi sovviene di esserci passato due anni prima con il giro del Sellaronda.. mi ricordo era molto ma molto più  trafficato, ma era anche agosto... Qualche foto anche su lingue residue di neve e poi giù, dapprima su sentiero, poi su pratone... ah, che goduria! Non scendiamo fino a valle, rimaniamo sempre in quota su sentieri più o meno battuti. 
Raggiungiamo tra saliscendi con alcuni tratti anche più  impegnativi il rif. Comici, poi giù su larga carrareccia ripida e sassosa ma mai difficile fino al Pana. Seguono poi i sentieri 528 e 531 che ci portano tra panorami mozzafiato sull'Alpe di Siusi. Prendiamo per la seconda salitona della giornata verso il rifugio Zallinger ove ci prendiamo pure la messa in doppia lingua all'aperto sulla bellissima chiesetta sottostante. Ci prendiamo una birretta e divoriamo un panino con porchetta portato da casa.. il pranzo lo faremo in Val Duron, ci diciamo... Riprendiamo l'ultima salita della giornata, altri 5 km di sentiero poco battuto che finisce in un prato dove perdiamo la traccia. Dopo un po' di girovagare individuiamo nell'erba alta dei paletti, ove il terreno sottostante risulta maggiormente compatto.. dobbiamo esserci.. seguiamo e ritroviamo il sentiero, ora piu' evidente che sbuca sul principale che porta al Passo Duron. Qua sosta per riprendere fiato e ammirare le due vallate opposte, poi buttiamo giù  per la Val Duron su carrareccia molto inghiaiata e inizialmente ripida ma fattibilissima in sella, anzi, divertentissima.. 
Ho sentito diverse persone dire sia pericolosa, con tratti a piedi.. boh, io sono sceso a missile divertendomi come un bimbo a fare bunny-hop sugli scoli o rocce affioranti ... a volte a scendere senza toccare i freni (anche perchè ho le pastiglie finite!!) si fatica meno! 
Arriviamo al Rif. Micheluzzi ma rimaniamo delusi dal listino prezzi.. con il fatto di essere l'unico rifugio in questa lunga valle hanno prezzi spropositati,rinunciamo, mangiandoci cosi' le mani per non aver pranzato allo Zallinger... Riprendiamo a scendere, prima su strada bianca, poi stretta stradina asfaltata tra le abitazioni di Campitello ed infine al'impianto. Che bel giro.. peccato cosi' corto.. avrei fatto volentieri un altro paio di orette di giro in questo paradiso! Al rientro, sosta con piatto di affettato e dolci casalinghi al Passo Rolle.. a prezzi decisamente più umani! 
 Ruotalpina indica alcuni tratti come difficilmente pedalabili: a parte un profondo fosso in mezzo all'erba alta dove abbiamo perso la traccia, il resto del percorso l'ho fatto tutto in sella, sia le rampe in salita che le discese (scoscese, dove?) e fidatevi non sono certamente un superbiker, anzi! Io lo classificherei come un giro xc medio-facile, anche grazie ai 900 metri di salita risparmiati dalla salita meccanizzata. In previsione di rifarlo, lo allungherei certamente di qualcosina!
Compagno di uscita l'indomito Gianpiero e la sua Turner.

Dati riepilogativi:
Km:          tot.29,0 km 
Dislivello :
728 mt
Max alt.:
2.252  mt
Durata:tot4h, 00 min

in mov.2h, 30 min
Vel.media11,2Km/h

max50,4 Km/h
Tempi:salita2:29 h

discesa1:30 m
Meteo:
sole splendido
Temper.
11° alle 9.00 a Campitello
Difficoltà:
medio-facile
Note:
Traccia spettacolare! 
Paesaggio paradisiaco!
99,9 % pedalabile
.


Traccia Gps e Mappa: 
manca la salita con funivia Col Rodella (+ 900 metri)

Foto:
Partenza, funivia
Gianpi
io me
piazzale arrivo funivia sul Col Rodella
che panorama!
ancora la neve!
Bivio sul Federico Augusto
Gianpi attraversa la "citta dei sassi"
che sentiero stupendo!
uscita da citta dei sassi
Gianpiero
panorama da urlo
foto ricordo
i due bikers!
sembra primavera
Gianpi su neve!
Fabio Su neve
Rif Comici
sentiero stupendo
comincia la prima salita
immagini bucoliche
Alpe di Siusi
Sciliar sullo sfondo
si prosegue
si sale ancora
dov'è' Gianpi?
eccolo che arriva
sfinito...
ma riparte subito
Sassopiatto
sale ancora..
ora scende !
quanti cancelli anti-mucca!
salita impegnativa 
chiesetta allo Zallinger
il sentiero scompare nel prato!
dove è la traccia ????
mosche all'attacco!
il mio capriolo
che inquadratura!
malga
salita da Saltria verso il Passo Duron
cancello ellettrificato
arriva Gianpi
chiesetta al passo Duron
Sassopiatto
inizio  discesa Val Duron
Il Catinaccio





Nessun commento:

Posta un commento